La radio italiana compie 100 anni
Il 06 ottobre 1924 la violinista Ines Viviani Donarelli annunciò, alle ore 21.00, il concerto di inaugurazione del servizio della U.R.I. (Unione Radiofonica Italiana), anticipatrice della RAI. La radio è stato, e continua ad esserlo, un potente mezzo di comunicazione. Chi lavora per la radio deve avere ottime capacità di dizione, di interpretazione, deve esprimersi con chiarezza e suscitare curiosità. Certamente, in un mondo che sta perdendo la capacità di ascoltarsi, la radio è di sicuro un’ottima medicina; contrariamente alla TV spazzatura non interessa fornire qualità ma quantità (solo nelle fasce orarie notturne si possono vedere programmi migliori, ma sono solo per coloro che la mattina riposano o entrano al lavoro tardi). W la radio, che ha fatto nascere e poi ci ha fatto conoscere tanti personaggi famosi. W la radio che, con le sole parole, riesce a dipingere egregiamente tanti mondi fantastici. W la Radio Italiana! “Sapevo che mi stavo liberando dalla dipendenza dalle droghe quando non ebbi più alcun desiderio di guardare la televisione” (Billie Holiday – Cantante statunitense jazz/blues; 1915 – 1957).
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