Pizza Napoletana patrimonio dell’UNESCO
La Pizza Napoletana finalmente diventa Patrimonio dell’Umanità; infatti il 7 dicembre 2017 il “Dodicesimo Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale” dell’Unesco ha ritenuto di guardare in modo positivo la candidatura italiana. Personalmente ricordo un viaggio compiuto anni fa presso il famoso ristorante a Vico Equense (un piccolo centro che sorge su un blocco tufaceo e calcareo, ad un’altezza media di 90 metri: si affaccia sul mar Tirreno nella parte meridionale del golfo di Napoli) chiamato “Gigino O’ Zuzzuso”, pioniere della “pizza al metro”: fu un trionfo di odori e sapori e il riconoscimento della capacità di saper trasformare degli ingredienti semplici e genuini, come la farina, il lievito e l’acqua, in un prodotto unico, universale. I lavori del Comitato Unesco si concluderanno il 9 dicembre e, terminata questa ultima sessione, l’Arte del Pizzaiolo napoletano verrà ufficialmente riconosciuta e approvata. “Un proverbio italiano dice: — Vedi Napoli e poi muori!, ma io dico: — Vedi Napoli e vivi — perché c’è molto qui degno di essere vissuto” (Arthur John Strutt, pittore, incisore, viaggiatore, scrittore ed archeologo inglese; 1818-1888).
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