Archivi del mese: Ottobre 2015
Halloween 2015
Come appassionato della “Festa di Halloween”, non potevo esimermi dal pubblicare una vignetta che non ha bisogno di tediose spiegazioni. Si divertano fino a tarda sera tutti i zombie, i fantasmi, le streghe e i folletti di ogni ordine e grado…comunque tutti coloro che amano abbracciare feste lontane dal nostro “modo italiano” di festeggiare. Sicuramente, come spesso accade, stasera i locali e le discoteche si riempiranno di tante zucche vuote. “Halloween, un giorno come gli altri, con l’unica differenza che per strada vedo gente truccata leggermente meglio” (Michelangelo da Pisa).
Carne rossa a rischio per L’OMS
Qualche giorno fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara di aver inserito la carne rossa e quella lavorata nell’elenco degli alimenti cancerogeni. Quanto affermato non deve comunque essere considerato un invito a smettere di mangiare carne. Sempre l’OMS ha spiegato che la carne rossa è stata inserita nel Gruppo 2A al quale appartengono gli alimenti “probabilmente cancerogeni per l’uomo”. Si è parlato poi di “carne lavorata”, inserita nel Gruppo 1 al quale appartengono gli alimenti “cancerogeni per gli esseri umani”. Per questo alimento esistono prove sufficienti che il consumo provochi il carcinoma del colon-retto. In sintesi: la carne rossa e la carne lavorata sono state analizzate per potersi rendere conto se possano essere collegate allo sviluppo di tumori ed è vero che la carne lavorata è stata considerata cancerogena. E’ vero altresì che, per la carne rossa, è il suo consumo eccessivo che provoca morti ogni anno, numero non comparabile con quello causato da fumo, dall’alcol e dall’inquinamento. Io credo sia preferibile avere conoscenza su ciò che mangiamo e responsabilità sulle quantità ingerite di questi prodotti. Purtroppo viviamo in un mondo che produce in modo indiscriminato e repentinamente spreca (favorendo la produzione e il guadagno danno della salute) e noi tutti dimentichiamo sovente il fattore “Qualità”. “La società è composta di due grandi categorie di persone: chi ha più cibo che appetito e chi ha più appetito che cibo” (Nicolas Chamfort – scrittore francese).
Aiuti a ricerca ed innovazione (contro il Diabete)
Questa volta ho voluto dedicare tempo alla realizzazione di una vignetta che pone l’attenzione su una malattia sociale diffusa in tutto il mondo: il diabete; la mancanza di insulina fa si che, la persona che ne è affetta, abbia livelli di glucosio nel sangue spesso alti (iperglicemie) e bassi (ipoglicemie). Tali squilibri possono causare nel tempo danni all’interno del corpo (soprattutto a livello vascolare con interessamento del cuore, dei reni, degli occhi…). Mi auguro che nel prossimo futuro tutto ciò che sarà raccolto dalle associazioni presenti in Italia durante le campagne di sensibilizzazione per la “lotta” contro il diabete, possa contribuire per potenziare la ricerca di nuovi farmaci, strumenti e tecnologie per poter rendere la vita di un soggetto diabetico più “normale” possibile. “La radice di ogni salute è nel cervello. Il suo tronco è nell’emozione. I rami e le foglie sono il corpo. Il fiore della salute fiorisce quando tutte le parti lavorano insieme” (Proverbio curdo).
Autocontrollo?
L’autocontrollo: una parola che può esprimere tanti significati in tanti aspetti della nostra vita quotidiana. L’inglesismo “self control”, la capacità cioè che un individuo fornito di intelletto dovrebbe aver sviluppato per mantenere un equilibrio, un controllo su di sè di fronte ad una situazione problematica. Sarebbe auspicabile allora poter vedere oggi tante persone (soprattutto giovani ma anche meno giovani) che, passando per strada con lo smartphone in mano, si accorgessero di ciò che avviene intorno a loro, della Vita che esiste. Il cellulare è oggi il fedele compagno, dentro il quale si creano contatti, scambi, gruppi, si mandano e si ricevono messaggi, si pagano bollette, si guardano film e si prenotano vacanze. Un mondo che ha catturato ragazzi e ragazze, uomini e donne, insomma noi tutti. Se lo smartphone si scarica, si può cadere in depressione, diventare sgarbati e asociali. Coloro che passano per il marciapiede mentre lo usano, non osservano più colui che passa, troppo presi dalla conversazione virtuale della chat. Si fanno autoscatti in ogni condizione e in ogni luogo (in macchina mentre si guida, in aereo, in treno, sui balconi, ovunque…), rischiando la propria vita a volte pur di immortalarsi in una foto con qualcuno o qualcosa. Un delirio collettivo che un giorno si spegnerà quando l’Uomo capirà che, per vivere e stare bene, DEVE ridimensionare la propria esistenza spegnendo per sempre il desiderio dell’inutile e del superfluo. “Considero più valoroso colui che sopraffà i propri desideri che non colui che conquista i propri nemici; perché la vittoria più dura è contro se stessi.” (Aristotele – Filosofo, scienziato e logico greco-antico 384 a.C. – 322 a.C.)