Archivi del mese: Aprile 2016
Busta arancione per calcolo pensione
In questi giorni arriverano le buste arancioni inviate dall’istituto di previdenza sociale; al loro interno i lavoratori (in tutto 7 milioni) troveranno la simulazione di calcolo del probabile trattamento di pensione, tenendo conto dei dati registrati sull’estratto conto (ed anche della proiezione dei contributi mancanti al raggiungimento dei requisiti previsti). Le uniche certezze che si evidenziano sono le fatiche e le rinunce necessarie per arrivare all’età pensionabile (ancora in buono stato di salute per godersela), tutto il resto invece è legato a freddi e sterili calcoli matematico-finanziari e probabilistici. Ho alterato volutamente la scritta, scrivendo “IPNS” il cui acronimo è “Immagina Pensione Non Sufficiente”. Infatti questo accadrà a molti Italiani che avranno forse solo la forza di gridare: “Mannaia la pensione!”. “La pensione bisogna prenderla da giovani, soprattutto bisogna prenderla da vivi. E non è nelle possibilità di tutti” (Michel Audiard, sceneggiatore e regista francese; 1920-1985).
Chernobyl, 26 aprile 1986
Nero Petrolio
Pochi giorni or sono ho pubblicato una vignetta riguardante la “Giornata della Terra”; oggi invece, dopo le ultime notizie ascoltate, ho voluto far risaltare il contrasto causato dall’inquinamento del petrolio (scavato in mare) soltanto affiancato ad una bottiglia contenente “acqua“. Di solito ci aspettiamo di vedere il messaggio di qualcuno contenuto all’interno del recipiente, che richiede aiuto da un posto remoto. Forse i naufraghi già sono presenti: il loro problema è che non sanno di esserlo. “All’uomo, nella sua fragile barchetta, è dato il remo in mano proprio perché segua non il capriccio delle onde ma la volontà della sua intelligenza” (Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833 – postumo)
La “Giornata della Terra” 2016
Oggi è la “Giornata della Terra” (si tenne per la prima volta il 22 aprile 1970), un momento per riflettere quanto sia importante portare Rispetto al nostro pianeta terribilmente devastato dall’uomo. Siamo in un periodo delicato, nel quale ogni decisione che sia ideata e poi applicata all’intero pianeta, porterà i suoi benefici tra decenni, sempre che tutto questo avvenga. La Terra è da molto tempo sfruttata, devastata, inquinata. Oggi abbiamo TUTTI il dovere morale di prendere una posizione ed imporci di cambiare le nostre abitudini, limitando i consumi e abolendo gli eccessi. La nostra Terra può dare i suoi frutti a ciascuno di noi: proviamo ad evitare gli sprechi, non gettando il cibo che avanza nella spazzatura o disseminando inquinanti (petrolio ed altre sostenze nocive) nei mari e nei fiumi. Usiamo ciò che la Natura ci regala, facendola “respirare” così come Lei ci fa Respirare e Vivere. Non abbiamo altri luoghi prossimi a noi dove andare. Ogni centimetro quadrato di questo Mondo ha un Valore Unico, davvero Immenso. “Non ci sono passeggeri sul “Battello Terra”. Siamo tutti membri dello stesso equipaggio” (Marshall McLuhan, sociologo, filosofo, critico letterario e professore canadese – 1911-1980).
Danni legati all’alta velocità su strada
L’omicidio stradale, dal 25 marzo 2016, è finalmente Legge. Il Senato ha individuato questo reato, una sorta di mescolanza tra omicidio colposo e doloso. Chi provocherà quindi la morte di una persona guidando in stato di ebbrezza (o sotto l’effetto di qualche “strana sostanza”, oppure a causa di comportamenti pericolosi) potrà essere accusato di omicidio stradale. Il reato prevede la pena della reclusione fino a un massimo di 12 anni (nei casi più gravi di omicidio di più persone o in caso di fuga si arriva a 18 anni). Potrà essere revocata la patente che, in caso di condanna per il nuovo reato, va dai 5 ai 30 anni. Questa nuova legge mostra un problema: cioè il fatto che una persona, in caso di una distrazione alla guida non generata dagli aspetti sopraelencati, possa avere conseguenze rilevanti. Mi auguro che non debbano pagare sempre i “deboli”, cioè le persone comuni ed indifese le quali, non avendo appoggi e conoscenze altolocate, troveranno subito l’Ingiustizia ad attenderli. Qualche assassino patentato riuscirà ad evitare il carcere ancora una volta? Spero di no. “Il colpevole teme la legge, mentre l’innocente la fortuna”
(Publilio Siro, scrittore e drammaturgo romano; 85 a. C.- 43 a. C.).